Dopo aver ottenuto un investimento di 22 milioni di dollari, Valar Labs ha rilasciato una piattaforma di intelligenza artificiale destinata a prevedere i risultati del trattamento nella cura del cancro. Poiché il cancro è una malattia critica, l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria, in particolare nell’oncologia, presenta ostacoli sostanziali. Un'azienda biotecnologica chiamata Valar Labs ha creato un programma in grado di prevedere la probabilità di successo di un trattamento, facendo risparmiare potenzialmente ai pazienti una notevole quantità di tempo. L’azienda intende concentrarsi su più tumori e opzioni di trattamento con i soldi aggiuntivi.
Per molti tumori esistono le migliori pratiche, ma spesso richiedono mesi di trattamento prima che vengano determinati i risultati. Ad esempio, la terapia BCG, la prima linea di trattamento per il cancro alla vescica, funziona solo circa la metà delle volte. Valar vuole eliminare la necessità di questi approcci irregolari. L’azienda, fondata da un team di Stanford, si impegna a utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare il processo decisionale clinico e aiutare pazienti e medici a comprendere le loro opzioni di trattamento.
Vesta, il primo strumento sviluppato da Valar, prende di mira il cancro alla vescica. Non solo è teorico, ma i ricercatori lo hanno utilizzato collaborando con istituti medici internazionali per valutare più di mille pazienti e utilizzando immagini istologiche per scoprire importanti indicatori di risposta alla terapia. Questo utilizza un’intelligenza artificiale visiva che è stata addestrata su grandi quantità di dati di immagine per estrarre aspetti importanti, aiutando i patologi a fare diagnosi accurate senza sostituirsi a loro.
L'azienda sottolinea quanto sia cruciale fornire ai medici dati interpretabili e utili generati dall’intelligenza artificiale in modo che possano continuare a prendere le decisioni finali. I modelli di Valar, che sono stati addestrati su estesi set di dati, consentono di estendere le sue tecniche a un'ampia gamma di tipi di cancro, migliorando la prevedibilità dei risultati del trattamento.
Con l'aiuto di importanti investitori come DCVC e Andreessen Horowitz, Valar ha appena raccolto 22 milioni di dollari in finanziamenti di serie A, che aiuteranno la commercializzazione di Vesta e la crescita verso altri tumori maligni. L’azienda sta adottando un approccio simile ai test genomici nel tentativo di ridurre al minimo le terapie inutili e integrarle facilmente nel sistema sanitario, con un potenziale risparmio sulle spese.